Dal 2017 ad oggi, in Italia il processo di digitalizzazione ha subito una forte accelerazione sia per gli investimenti realizzati a livello nazionale, grazie al Piano Nazionale Impresa 4.0 (ora Piano Nazionale Transizione 4.0) - che ha visti coinvolti il Ministero dello Sviluppo Economico, i soggetti appartenenti al Network Impresa 4.0, tra questi i PID – Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio, ma anche strutture quali le Università e i Centri di Ricerca -, sia per effetto di eventi congiunturali, come la pandemia da Covid-19.
Il processo di digitalizzazione ha richiesto al tessuto imprenditoriale, in tempi davvero molto rapidi, una conversione dei processi organizzativi verso modelli sempre più agili e "4.0": l’integrazione dei processi e l’individuazione di forme di gestione sempre più flessibili ai cambiamenti richiesti dall'evoluzione digitale, sono diventati variabili chiave su cui le imprese - comprese quelle del mondo cooperativo - devono necessariamente investire per aumentare la competitività.
Attraverso i dati a disposizione da PIDOsserva – OSSERVATORIO DELLA MATURITÀ DIGITALE DELLE PMI – in cui sono state raccolte le elaborazioni utili ad analizzare e comprendere i trend di digitalizzazione delle PMI italiane tra il 2018 e il 2021, è stato possibile analizzare come le imprese del mondo cooperativo stiano reagendo ai cambiamenti tecnologici e quali traguardi hanno raggiunto riguardo i processi di digitalizzazione.
A partire dal 2018, infatti, i Punti Impresa Digitale hanno coinvolto tutte le imprese (comprese quelle appartenenti al mondo cooperativo) del territorio nazionale per la compilazione del questionario di self assessment SELF i4.0, al fine di rilevare il livello di maturità digitale e le tecnologie più diffuse tra le diverse tipologie di imprese e le eventuali differenze tra settori.
IL LIVELLO DELLA MATURITÀ DIGITALE DELLE IMPRESE COOPERATIVE: COSA È STATO RILEVATO
Da quanto elaborato attraverso i dati elaborati su PIDOsserva, l’indicatore di maturità digitale media delle imprese del mondo cooperativo del 2021 si è attestato ad un livello pari a 2,06 - leggermente inferiore rispetto a quello riscontrato nelle altre tipologie di imprese che si attesta su un valore medio pari 2,09.
Le cooperative più dinamiche dal punto di vista della digitalizzazione sono state quelle appartenenti al settore del commercio, dove il tasso di crescita sui quattro anni analizzati raggiunge un picco del 28% - con un livello di maturità digitale medio pari a 1,74 - seguite dalle cooperative appartenenti al settore dei servizi (con un tasso di crescita che si attesta al 15% e il livello di maturità digitale medio pari a 2,09), dell’agricoltura (con un tasso di crescita che si attesta al 13% e il livello di maturità digitale medio pari a 1,95) e del manifatturiero (con un tasso di crescita che si attesta al 12% e il livello di maturità digitale medio pari a 2,08). Il settore che invece ha presentato una conversione dei processi più lenta è stato quello delle altre industrie (inteso come industrie non strettamente manifatturiere come utilities, industrie di costruzioni, estrattive), dove l’indicatore ha presentato un calo, pur attestandosi ad un valore medio pari a 2,02.
QUALI SONO STATE LE TECNOLOGIE ABILITANTI PIÙ UTILIZZATE DALLE IMPRESE DEL MONDO COOPERATIVO?
Tra le tecnologie abilitanti, nel 2021 quella che è risultata più applicata tra le imprese del mondo cooperativo è stata il cloud (impiegata dal 37% delle imprese cooperative intervistate) seguita da i pagamenti via internet (impiegata dal 35% delle imprese cooperative); al terzo posto segue l’adozione di un software enterprise resource planning (impiegata dal 29%) e al quarto posto l’utilizzo di strumenti per la cybersecurity (impiegata dal 28%), seguito dall’e-commerce (21%).
QUAL È IL LIVELLO DI MATURITÀ DIGITALE RAGGIUNTO DALLE IMPRESE DEL MONDO COOPERATIVO?
Le imprese cooperative che hanno effettuato il self assessment, a seconda del loro livello di digitalizzazione, sono state suddivise in 5 gruppi: esordiente, apprendista, specialista, esperto e campione.
Focalizzando l'attenzione sull'anno 2021 - ultimo a disposizione da PIDOsserva - , si evince che almeno il 41% delle imprese cooperative si attesta nella categoria “specialista”, dimostrando di aver già avviato un percorso significativo di integrazione dei processi/funzioni aziendali attraverso l’utilizzo di tecnologie e dati, contro il 31% del 2018.
La categoria di cooperative classificabili come “esperto” è cresciuta di 4 punti percentuali (dal 7% del 2018 fino ad arrivare all’11% del 2021).
Cresce invece di 5,5 punti percentuali la categoria “campioni”, quella per cui tutti i processi/funzioni aziendali sono stati completamente convertiti adottando tecnologie 4.0: mentre nel 2018 si attestava allo 0,5%, nel 2021 la quota percentuale è aumentata fino a raggiungere il 6%.
L'analisi dei dati effettuata ha dimostrato inoltre che le cooperative rientranti tra le categorie “esordiente” o “apprendista” sono progressivamente diminuite, la percentuale complessiva di queste due categorie nei quattro anni di assessment è infatti scesa di quasi un terzo (dal 61% nel 2018 al 42% nel 2021).